Triumph Chrome Collection: show di artigianalità

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“Le nuove Chrome Collection sono moto figlie della passione di Triumph Motorcycles per la storia del custom, la cura dei dettagli e la qualita’ di ogni lavorazione.

Caratteristiche tipiche della gamma Modern Classics, che combina un design contemporaneo con echi nostalgici della profonda e ricca storia del nostro brand”.
Così Andrea Buzzoni, General Manager e AD di Triumph Motorcycles Italia, presenta le nuove Chrome Collection: una serie di modelli in edizione limitata, prodotta con cura di livello artigianale e messa a listino per il solo 2023. Sono dieci interpretazioni specialissime che presentano uno schema esclusivo Chrome Edition, scelto specificamente per riflettere la ricca storia di ciascun modello, e rifinito in modo da confermare la solida reputazione di Triumph per la qualità percepita dei propri modelli.

La cromatura di queste serie speciali, infatti, impone cinque ore addizionali di lavoro per ogni moto, compresa la delicatissima lucidatura a mano come passaggio finale: il segreto dello splendore unico e irripetibile di questi serbatoi, as esempio. Senza contare poi l’arte dell’applicazione degli elementi metallici (veri, non riproduzioni plastiche) sul serbatoio: una tecnica antica che si realizza con parti sottili e un’incredibile abilità nel maneggiare finiture rigide da applicare sul serbatoio senza fare danni. Il tutto poi “protetto” da una vernice trasparente dalla finitura liscia, impeccabile e impercettibile.

Per realizzare le Chrome Collection, Triumph ha infatti fatto ricorso ad una tecnica di cromatura antica, il processo tradizionale complicato e costoso, scartando quello del procedimento galvanico dove la cromatura aumenta di molto lo spessore della parte originale, scartando anche la moderna tecnologia usata nel mondo automotive della cosiddetta “cromatura flash” che permette di depositare solo strati molto sottili di cromo, compresi fra 0.003 e 0.007 mm di spessore. Costa poco, è velocissima, permette produzioni anche di 300-400 pezzi l’ora in piccole vasche, ma non è bella come la cromatura classica che non ha solo l’obiettivo di conferire un livello di difesa superficiale ad un oggetto di ferro o di acciaio: svolge anche importanti funzioni estetiche.

Ecco perché Triumph ha scelto proprio il processo tradizionale di cromatura. Qui l’antico procedimento è composto da una serie di svariati bagni in soluzioni diverse, nelle quali i pezzi da cromare vengono immersi successivamente. I primi di questi bagni hanno lo scopo di sgrassare e di pulire i pezzi; comunemente, per tale funzione si sceglie una soluzione elettrolitica di acido cloridrico o di soda caustica, a cui si fa seguire una serie di lavaggi. Ma qui in casa Triumph si è scelta una tecnologia modernissima, quella della pulizia ad ultrasuoni.

Successivamente i serbatoi e gli altri pezzi sono immersi in una soluzione elettrolitica di nichel, nella quale sostano lungamente per creare un primo rivestimento di questo metallo che ha lo scopo di uniformare la superficie del manufatto a livello microscopico per facilitare la successiva adesione del cromo. Poi i pezzi vengono nuovamente lavati. E, su questo strato di base nichelato, si applica poi lo strato di cromo. È la tappa finale di questo processo artigianale, dove serbatoi e pezzi da cromare finiscono in un bagno definitivo, appunto in soluzione elettrolitica di cromo.

A questo punto gli artigiani del design department Triumph applicano a mano una mascheratura per passare un primer specializzato con una delicata verniciatura a spruzzo. Quindi si passa alla lucidatura manuale e le moto sono pronte per l’atto finale: l’ispezione di tecnici specializzati che con l’ausilio di faretti particolari esaminano ogni pezzo. Uno per uno. Alla ricerca della minima crepa o imperfezione. Le parti scartate finiscono nel processo green di riciclaggio. Le altre hanno l’onore di essere montati sulle nuovissime Triumph Chrome Collection. Attenzione però a non fraintendere: con una produzione di oltre 80.000 esemplari all’anno, Triumph non è una piccola azienda artigianale. È il principale produttore di motociclette del Regno Unito e ha impianti di produzione a Hinckley, nel Leicestershire, e in Thailandia, oltre a impianti di assemblaggio CKD in Brasile e India.