322 km all’ ora con un motore Triumph di 68 anni

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Non è ancora stato raggiunto, ma questo è l’ obiettivo: raggiungere i 322 km all’ ora (200 miglia) con un motore Triumph di 68 anni.

La motocicletta equipaggiata con motore Triumph 650 cc di 68 anni

Le 200 miglia possono sembrare un obiettivo facilmente raggiungibile in una epoca dove ormai il record assoluto è fissato a oltre 600 km orari per le moto spinte da motori endotermici: se però si pensa che il propulsore utilizzato è un Triumph pre-unit di 68 anni da 650 cc allora la cosa cambia.

A porselo è Alp Sungurtekin, titolare di Alp Racing Design, azienda esperta nel settore che vanta già tantissimi record di velocità conquistati con motori Triumph vintage.

Per raggiungere una velocità del genere, è chiaro, servono fondamentalmente due cose:

  • potenza
  • aerodinamicità

Per quanto riguarda la prima non ci sono problemi: grazie a profonde lavorazioni, tra cui l’ inversione di 180° della testata e l’ utilizzo di nitrometano per l’ alimentazione, il motore passa da 33 a oltre 150 cavalli. Una potenza così elevata genera molto calore che viene dissipato grazie ad un particolare sistema di raffreddamento ad olio denominato “total loss” che permette all’ olio freddo di passare una sola volta attraverso il motore, senza il classico ricircolo. Anche il particolare combustibile partecipa al raffreddamento.

Il motore Triumph di 650 cc di 68 anni fà

A livello aerodinamico invece è stata realizzata a mano una carenatura in alluminio: la lavorazione ha comportato oltre 1500 ore di lavoro utilizzando solo il martello! Il regolamento inoltre vieta che frontalmente le carene siano tutte in un pezzo (le celebri dustbin) quindi Alp ha pensato di realizzare un parafango separato e mobile che però si integri con la linea dando vita ad una forma molto affusolata e continua, ispirata ad alcuni velocissimi volatili.

Vista dall' alto della motociletta con motore Triumph di 650cc

Anche la posizione di guida è molto insolita: il pilota infatti guida in ginocchio, non seduto. Questo perchè per regolamento egli deve essere visibile completamente lateralmente (tranne avambracci e mani) e questa posizione permette, sempre secondo Alp, un design più efficace ed aerodinamico.+

Guida in ginocchio per il pilota

Un’ altra particolarità è data dalla chiusura dei semimanubri, davvero estrema e innaturale: grazie ad essa però il pilota può assumere una posizione di guida più aerodinamica.

I semimanubri della moto del record di velocità

Partner e sponsor di questa avventura è Lowbrow Custom, conosciuto store di pezzi speciali per moto.

Purtroppo le condizioni del lago salato di Bonneville non hanno permesso di raggiungere al primo tentativo il target di Alp, fermando il contachilometri al 170 miglia (ufficialmente 149, visto che il regolamento tiene per buona la media nei due sensi di marcia) ma da esperto di record di questo tipo lui sà che non vengono mai facilmente: è già infatti previsto per maggio un’ altro tentativo a El Mirage vicino a Los Angeles.

Ecco una galleria di foto:

Ecco un video realizzato durante il primo tentativo di record:

Articolo originale su Bike Exif.

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