Triumph e Benjamin Button, il destino di tornare giovani.
Tratto dall’omonimo best seller del 1922 di Francis Scott Fitzgerald “Il curioso caso di Benjamin Button” è la storia di un individuo molto particolare: nato con l’aspetto di un centenario, anziché invecchiare, ringiovanisce con gli anni. Innamoratosi di una donna di trent’anni, continua a diventare sempre più giovane mentre lei invecchia normalmente.
Benjamin guida una Triumph, per la precisione una Tiger T110 650 cc del ’54 nata sulla base della Tunderbird T100 dove la sigla indica la velocità massima in miglia e venduta all’epoca in Italia alla modica cifra di L 610.000.
Le scene in cui è possibile vedere la bella moto sono tre: la prima racconta il ritorno a casa dell’amata donna, la seconda, appena dopo, è il momento di una passeggiata con la stessa Tiger cavalcata da Brad Pitt e la bella Cate Blanchett, la terza in cui la Tiger è protagonista, in cui Banjamin decide di sacrificarsi e lasciare tutto alla compagna, fuggendo con la sola Triumph.
Che nel film si tratti di una T110 prima serie (1954-’56) è facile da intuire, da alcuni particolari come dal logo Triumph inserito in 4 profili cromati paralleli sul serbatoio (la seconda serie è una scritta su griglia cromata e la terza ha una carenatura, detta gonna, sulla ruota posteriore), il cilindro è in ghisa e la colorazione è azzurro-grigio con forcella nera (la T-bird l’aveva in tinta). Che si tratti di una Tiger è poi evidente poiché la distinzione dalla Tunderbird è data dalla sospensione posteriore, in cui si trova un innovativo forcellone oscillante, oltre che una linea più pulita che vede raggruppati sotto sella il filtro dell’aria, la batteria e il vano attrezzi da un lato e il serbatoio olio dall’altro. L’evoluzione di questa moto sarà la T120, meglio conosciuta come Bonneville, unica stella in grado di oscurare la Tiger, che aprirà un nuovo entusiasmante capitolo.
Azzeccata secondo noi la scelta di affidare a Benjamin Button una Triumph condividendo con Tiger e Bonneville oltre che l’assoluta indifferenza ai segni del tempo anche e soprattutto la meravigliosa saggezza che possono avere gli anziani, uniti con il vigore della giovinezza.
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