Triumph: GO YOUR OWN WAY

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Bellissimo questo video che ripercorre la storia del marchio inglese.

Chi non sa che:

  • nel 1905 viene costruita la prima motocicletta interamente prodotta da Triumph: Model 3 HP
  • negli anni 50/60 è protagonista nei film con Steve McQueen e Marlon Brando
  • nel 1984 John Bloor acquista la Triumph e la riporta agli antichi splendori

Si parla di storia delle grandi vittorie, dei numerosi film con protagoniste queste meravigliose motociclette.

Da appassionato del marchio, negli ultimi anni sento la mancanza di vittorie importanti, di vittorie di peso, di qualcosa che stia all’interno di una bacheca, del fermarsi in un bar potendo dire “silenzio”, perchè noi abbiamo vinto… Indubbiamente aumenterebbero le vendite.

Poi mi fermo un attimo e penso alla vision della factory: GO YOUR OWN WAY.

Rifletto sul fatto che non abbiamo la moto di serie più veloce al mondo, nè la più affidabile, nè la più economica, nè la più esclusiva ma…

I difetti rendono particolare e uniche le qualità di una persona e penso sia lo stesso anche per le motociclette. Certo bisogna poggiare su fondamenta solide e avere qualità positive che siano maggiori di quelle negative, ma legare assieme tutte queste caratteristiche ti fa amare una moto e legarti ad un marchio senza bisogno di vittorie nè di qualcosa da appuntare fiero sul petto. Se non si hanno grandi numeri, è difficile resistere nel tempo: si può cavalcare una moda, ma quando finisce, tutto svanisce nel nulla e allora mi chiedo: “Come mai la Triumph resiste?”. Credo che all’indubbia qualità delle motociclette si aggiunga anche una specie particolare chiamata: “Triumphista“. Questa in passato era una specie protetta, a rischio di estinzione, adesso è sempre protetta ma non più a rischio.

A volte a un Triumphista che percorre la sua strada capita di incrociarne altri… fanno un breve tragitto insieme e condividono momenti unici. Questa dal mio punto di vista è una parte importante della storia di Triumph.

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