Triumph presenta la America

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In occasione del salone EICMA del 2001 Triumph presenta la sua nuova America.

La America nasce da una costola della Bonneville (tanto è vero che nel fianchetto il logo Bonneville appare) nasce espressamente per piacere al mercato americano e ha quindi un look molto “cruiser”.

Ecco il comunicato ufficiale di Triumph:

La nuova Bonneville America è pensata per il mercato americano: una cruiser per grandi spazi, solida, facile da guidare e con una personalità estetica inconfondibile. Per accentuare le caratteristiche di cruiser d’ampio raggio i tecnici della Triumph sono partiti dalla Bonneville e sono intervenuti sia esteticamente sia tecnicamente. La posizione di guida è tipicamente custom: pedane avanzate,  manubrio largo e sella bassa (a soli 720mm da terra).

La Bonneville America è ben più lunga della versione standard grazie all’aumento dell’inclinazione della forcella che passa da 29 a 33,3° in tipo stile yankee:  interasse e avancorsa crescono rispettivamente di ben 162 e 36 mm. Il telaio rimane a doppia culla in acciaio.

L’avantreno ha un aspetto molto più massiccio grazie alla nuova forcella, che riprende la linea di quelle utilizzate dalla Harley-Davidson con gli steli incamiciati e sensibilmente distanziati, ed al nuovo cerchio da 18” con pneumatico da 110/80. Anche al posteriore cambiano le misure del cerchio che passa da 17” a 15” con un panciuto 170/80.  Nuovo anche il serbatoio che integra la console cromata con il tappo di rifornimento, un secondo tappo cromato che nasconde l’eventuale orologio analogico e le spie di servizio. Il grande tachimetro a sfondo bianco si trova nella posizione classica dietro al largo manubrio.

Dal punto di vista meccanico va rimarcata una modifica importante che cambia il carattere del biclindrico di Hinckley: l’adozione dell’imbiellaggio a 270° in luogo di quello a 360°. A differenza della Bonneville standard dove i pistoni salgono e scendono contemporaneamente nei due cilindri, nella America i pistoni di muovono in modo alternato. Il “nuovo” motore si riconosce subito per gli scoppi meno regolari ed un rumore decisamente più accattivante.  La nuova fasatura dell’albero motore modifica anche l’erogazione del propulsore 790cc che ora è dotato di più coppia in basso e di un minor allungo più adatto alla tipologia della motocicletta. I due terminali di scarico sono  i classici “slash-cut” (a fetta di salame) mentre l’alimentazione è affidata ai due carburatori da 36 mm.

La potenza a disposizione non eccezionale (62CV) e i quasi trenta chili in più della Bonneville normale non permettono accelerazioni brucianti ma non è questa la filosofia attorno alla quale è stata concepita la Bonneville America. Va tuttavia sottolineato che aprendo un po’ di più il gas la America dimostra una buona precisione di guida, una notevole stabilità ed una discreta luce a terra.  E, rispetto alla diretta concorrenza, è comunque il motore con la potenza più elevata. Adatto alle andature da “cruiser” l’impianto frenante composto dal singolo disco anteriore da 310mm abbinato ad un singolo disco posteriore da 285mm.

La Bonneville America arriverà in Italia nel 2002 solo in 150 esemplari (ne saranno immatricolati 17 esemplari nel 2001 e 77 nel 2002).

Nel 2002 il prezzo di listino è pari a 9.250€ mentre le colorazioni disponibili sono Jet Black & Silver e Cardinal Red & Silver.

 

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